

Ad Amsterdam, nell'Olanda occupata dai nazisti, Anna, una giovane ragazza di origine ebraica, riceve un diario come regalo per il suo tredicesimo compleanno.È il 12 giugno 1942. Subito la sua vita cambia: per sfuggire ai rastrellamenti nazisti si trasferisce – con la sua famiglia, i Van Dann e il dottor Dussel – in un alloggio segreto preparato da tempo nella casa in cui il padre aveva l'ufficio. Per Anna il diario è un amico a cui affidare i suoi pensieri; descrive con ironia e sarcasmo le situazioni che vive, le persone che con lei sono costrette alla clandestinità.
La straordinaria forza del Diario di Anna sta proprio nello stridente contrasto che ci fa vivere: da un lato il racconto della sua crescita, dei suoi sogni, dei suoi progetti e di quello che prova (tristezza e gioia, odio e amore, collera e noia, risentimento e affetto, paura e speranza…), dall'altro la descrizione delle crudeltà e delle sofferenze inflitte al popolo ebraico dal regime nazista.